La rete evoca mare, pesci, barche, fatica.
«Non temete, d’ora in poi sarete pescatori di uomini»: è sulle rive di un lago che inizia l’avventura della Chiesa.
Dal Pastore, bello e buono, al Pescatore, focoso e infedele, poi confermato nella fede.
Tutto inizia con quelle poche nasse, destinate al minuscolo mare di Galilea. Oggi diventate immensa rete planetaria dove finiscono, ogni giorno, miliardi di persone.
Pescatori di uomini…
Nulla, dopo Internet, soprattutto nella comunicazione, sarà più come prima.
Per chi pensasse di esorcizzare questa realtà, puntando ancora su schemi, metodi e dinamiche pre-rivoluzionarie (perché di vera e propria rivoluzione si tratta) il destino sarebbe un’inesorabile marginalizzazione e un analfabetismo senza ritorno.
Quello che, anche nel linguaggio corrente, viene definito come mondo virtuale, mai come adesso è il mondo reale.
Fatto di persone che vivono interconnesse, in una simbiosi mediatica, moderna babele informatica di lingue, culture e religioni.
Perché, allora, chiesasarda.it?
Intanto perché comunicare è obbligo evangelico. Per tutti, nessuno escluso. Da Pietro, oggi Francesco, fino all’ultimo dei battezzati.
La Pentecoste – solennità, non a caso, sulla cui scia si colloca il varo online del sito – è questo fuoco che arde, incontenibile, che tutti spinge
– ad annunciare, superando barriere di lingua e di cultura;
– a uscire dai nostri comodi cenacoli verso le periferie dell’uomo avendo come unica bussola il servizio alla Verità;
– a creare comunione e condivisione, dialogo e prossimità con un universo, fino a ieri irraggiungibile, oggi alla portata di tutti.
Ma anche, non dobbiamo e vogliamo nasconderlo e nascondercelo, perché esiste una realtà ecclesiale, al pari di altre sociali e politiche, anacronisticamente frammentata, frantumata, rannicchiata in sé stessa. Più volte è stato ripetuto che la Sardegna, più che isola, prima ancora che continente, è arcipelago di genti e di chiese, di tradizioni e dialetti, di regioni e comprensori divisi dal mare della diffidenza e, talvolta, del campanile.
chiesasarda.it non ha pretese di sintesi o di sante alleanze.
Vuole essere, vorrebbe essere, luogo e spazio circolare, senza steccati e confini, che accoglie quanto la comunità cristiana sarda, ogni giorno, spesso nel silenzio e nel nascondimento, riesce e sa essere.
Nessuna ambizione istituzionale o di affiancamento a quanto già in questo campo esiste e opera.
Ma una voce libera, laicale, a servizio della Chiesa “in uscita” che tanto desidera Papa Francesco.
Assieme alla consapevolezza di essere appena una goccia in questo sconfinato, moderno, lago di Galilea.
Niente di più del minuscolo, evangelico, granellino di senape.
Paolo Matta