Sono trascorsi dieci anni esatti da quel 16 agosto 2005 quando, durante un momento di preghiera, un giovane affetto da gravi turbe psichiche, uccise frère Roger Schutz, fondatore della Comunità ecumenica di Taizé, sorta 75 anni fa per opera di questo mite e illuminato profeta.
La sua morte, così violenta e misteriosa, ricorda quella di altri “profeti”, Martin Luther King. Ghandi, Oscar Romero.
Nato il 12 maggio 1915 in un paesino della Svizzera francese, figlio di un pastore protestante, il priorte di Taizé dapprima studia canto a Parigi. La musica avrà una grande influenza nella vita e nella spiritualità del giovane Roger, guarito dalla tubercolosi e poi laureato in Lettere e quindi in Teologia a Losanna.
In sella a una bicicletta gira le Alpi svizzere e francesi per fermarsi in un villaggio posto sulle colline fra Cluny e Citeaux nel cuore della Borgogna, luogo cardine del monachesimo europeo, nel dipartimento Saône-et-Loire.
Qui nasce l’intuizione di fondare una comunità, luogo di fraternità tra persone che la guerra e le religioni spesso avevano drammaticamente diviso.
Così, in pieno secondo conflitto mondiale (frère Roger dovette anche rifugiarsi in Svizzera per sfuggire alla Gestapo che era arrivata fin lì) a Taizè cominciarono ad affluire profughi da ogni parte (molti gli ebrei) e soprattutto giovani attratti dalla spiritualità del fondatore.
Nel 1948 l’allora nunzio Apostolico a Parigi, monsignor Angelo Roncalli (il futuro papa Giovanni XXIII) firmò l’autorizzazione per la piccola Comunità, a riunirsi in preghiera nella chiesa cattolica del villaggio di Taizé e successivamente fu la volta della «Regola».
Il 6 agosto 1962, festa della Trasfigurazione, l’inaugurazione della grande e funzionale chiesa della Riconciliazione, un luogo per la preghiera forse unico al mondo.
Negli anni il nome di Taizé è associato alla sua straordinaria forza di dialogo ecumenico, non solo per quanti si recano sul posto, ma anche per gli appuntamenti annuali di preghiera che si tengono ogni anno in diverse sedi del mondo. Anticipando di qualche anno le Giornate mondiali della Gioventù, volute da papa Giovanni Paolo II, a partire dal 1978, i fratelli di Taizé, presero infatti a organizzare ogni anno, dal 28 dicembre al 1° gennaio, un «pellegrinaggio di fiducia sulla terra», al fine di stimolare i giovani perché divengano, a casa loro, creatori di pace.
Oggi la guida della Comunità è affidata a frère Alois (Alois Loeser), nato l’11 Giugno 1954 in Baviera, ma vissuto a Stoccarda.
È di questi giorni la notizia che nei prossimi mesi è prevista l’apertura di una piccola fraternità a Cuba, prossima mèta del decimo viaggio apostolico di Papa Francesco.