La testimonianza di un missionario redentorista libanese, sardo di adozione. Dodici anni fa, l’8 Luglio del 2003, il mio sogno di incontrare sua Santità Giovanni Paolo II e di baciare il suo anello si è realizzato nel suo ufficio personale al Vaticano.
Certamente fu un giorno e un momento indimenticabile per me, specialmente perché ero all’inizio della mia vita missionaria. Avevo soltanto ventitré anni quando ho avuto la possibilità di incontrare personalmente il Santo polacco e di chiedergli di pregare per il mio paese natale, il Libano.
Dopo la mia presentazione al Santo Padre come missionario Redentorista libanese, le parole che rivolsi all’uomo dal vestito bianco furono: “Santità, preghi per il Libano e per i suoi giovani cristiani”. Egli mi rispose prendendo le mie mani e pronunciando queste parole: “il Libano è nel mio cuore e nelle mie preghiere quotidianamente”.
Subito ho baciato la sua mano dicendo:“grazie, ciukran santità”.
Il padre della Chiesa Cattolica Universale continuò con le sue parole dicendomi: “Dal primo giorno del mio pontificato, cioè nel 1978, ricordo il Libano e i libanesi nelle mie preghiere. Come potrei dimenticare quel paese multi religioso e multiculturale che rappresenta il punto di riferimento per i cristiani in tutto il Medio Oriente?”.
Non potrò mai dimenticare queste parole dette da una persona importante non soltanto a livello ecclesiastico ma anche mondiale.
Giovanni Paolo II conosceva molto bene l’amore del popolo libanese per la sua persona, per la sua personalità, per la sua catechesi e per i suoi insegnamenti. Non è stato soltanto un Papa della Chiesa Cattolica ma anche un maestro di fede, un uomo di dialogo e un esempio di vita. Egli ha fatto della sua vita, un dono per gli altri e una riflessione del Vangelo vivendo i consigli evangelici.
È impossibile non ricordare le Sue parole. È impossibile non ringraziare Dio per una persona come il cardinale Wojtyła. È impossibile scordare colui che non dimenticava il paese del cedro, il Libano, nelle sue preghiere quotidiane. Oggi, tu che stai pregando per noi da lassù in cielo, ti chiediamo ti supplicare Dio nostro di allontanare ogni male e pericolo dal mondo, particolarmente in Medio Oriente, la terra scelta per rivelare la Sua Parola Incarnata, Gesù Cristo. I cristiani del Medio Oriente offrono, in questo periodo, loro stessi sia nelle sofferenze sia nel martirio, per amore del nostro Signore Gesù Redentore, accettando tutto per rimanere fedeli a Cristo.
La nostra fiducia è soltanto in Te, Santa Trinità, perché Sei il nostro rifugio e il nostro aiuto.
San Giovanni Paolo II, prega per noi!
P. Fadi Sotgiu Rahi, C.Ss.R.