Per un giorno, la diocesi di Ozieri cuore della Chiesa di Sardegna.
Tutti i vescovi assieme alle massime autorità istituzionali dell’Isola si stringono attorno al Cardinale Angelo Becciu che in questa diocesi ha visto nascere la sua vocazione sacerdotale e da questa diocesi è partito per la sua alta missione a servizio della Chiesa universale.
Una giornata di festa per la Chiesa sarda che segue l’annuncio di Papa Francesco, al Regina Coeli di quell’indimenticabile domenica di Pentecoste del 20 maggio quando, assieme a quello di altri 13 nuovi porporati, pronunciò anche quello del sardo Angelo Becciu.
Quindi il Concistoro del 28 giugno a San Pietro – presente una delegazione della Sardegna, capeggiata dal presidente della Regione Francesco Pigliaru – seguito dalla prima Messa solenne, il giorno dopo, solennità dei Santi Pietro e Paolo, in una piazza San Pietro illuminata da un primo sole estivo e quell’abbraccio con Bergoglio, al termine del rito, lungo, caloroso, speciale, di assoluta confidenza fra i due, segno di una devota amicizia e di un legame profondo che si è instaurato fra il Successore di Pietro e il Cardinale di Sardegna.
E poi ancora la nomina di Becciu, una volta lasciato l’incarico di Sostituto della Segreteria di Stato Vaticana, a Prefetto della Congregazione per le Cause dei Santi, incarico che lo porterà – dopo le varie Nunziature guidate in tutte le parti del mondo (dall’Angola a Cuba, da Parigi alla Nuova Zelanda) – a toccare con mano le più disparate diocesi della galassia cattolica.
Ma il cuore del Cardinale resta ancorato, fortemente, alla sua Sardegna, alla sua diocesi di Ozieri, alla sua nativa Pattada.
E finalmente, come promesso, è arrivato il 7 ottobre, per questa festa tutta sarda, un abbraccio di tutte le genti di Sardegna che si stringono attorno a questo suo figlio, rimasto sempre quel don Angelino come tutti qui ancora lo chiamano e lo amano.
(p.m.)