di Claudio Castaldi
Oristano ospita, all’auditorium di San Domenico, il 13° Festival nazionale della comunicazione che ha per tema “La verità vi farà liberi. Fake news e giornalismo di pace”.
Lavori che si sono aperti con il dialogo «Verità e libertà» tra il teologo Vito Mancuso e l’arcivescovo di Oristano Ignazio Sanna, moderato dal direttore del settimanale diocesano Michele Corona.
Incontro aperto dalla provocazione di Mancuso rivoltosi al pubblico chiedendo: «Voi da che parte state? È la verità che rende liberi o è la libertà che rende veri?. Quale di queste parole mettete al primo posto?».
Per Mancuso questi due concetti, diversi tra loro, sono collegati dall’autenticità. Ma per capire bisogna distinguere nettamente tra verità e libertà, sbriciolare questi due concetti per renderli comprensibili a tutti. La libertà è un processo, e tale incomincia con la liberazione cioè dal fatto di non essere obbligato da altri nelle scelte a non avere cartelli rossi; dalla liberazione si passa al libero arbitrio quando colui che è libero sceglie da sé quale strada prendere. Alla fine il cerchio si chiude con la decisione di prendere quella determinata via perché mosso da scelte di giustizia, di consapevolezza e questo non ci riporta al vincolo ma ad essere liberi e consapevoli.
Monsignor Sanna ha ribadito la centralità del Vangelo e della Verità, non una realtà astratta ma una Persona, Gesù Cristo, «Via, Verità e Vita».
Toccante la testimonianza di don Maurizio Patriciello, parroco, giornalista, «profeta» che ha speso e sta spendendo tutta la sua vita di semplice sarcedote combattendo attraverso i media e le istituzioni la terribile piaga che da trent’anni sta invadendo Caivano e la “Terra dei fuochi”.