L’arcivescovo di Cagliari Giuseppe Baturi, nella sua veste di vice presidente della Conferenza episcopale italiana, si è recato in Ucraina, nella città di Leopoli, per una visita all’arcivescovo latino, monsignor Mieczysław Mokrzycki. Con lui era presente anche don Marco Pagniello, direttore di Caritas Italia.
I due vescovi sono legati da un rapporto di profonda amicizia fin dai tempi degli studi a Roma. Monsignor Baturi ha portato al confratello ucraino la solidarietà spirituale della chiesa cagliaritana, impegnandosi ad assicurare atti concreti di sostegno per le urgenti necessità umanitarie.
«Mi sono recato in questa terra martoriata» – ha affermato monsignor Baturi» – «per incontrare un caro amico e assicurargli la vicinanza della nostra diocesi. Ho constatato le ferite di questa nazione, il senso di paura e precarietà che si avverte quando si attivano gli allarmi nella città, il bisogno di un supporto fraterno per lenire le sofferenze di una popolazione duramente provata. È stato bello vedere una chiesa, e i sacerdoti in particolare, mobilitata, come il buon samaritano, a dare aiuto alle persone sofferenti, senza distinzione di appartenenza politica e religiosa. Il dolore presente si somma alla preoccupazione già avvertita per il futuro, tempo di ricostruzione materiale e spirituale. Ho potuto respirare una grande determinazione a conservare la dignità di nazione e a resistere all’ingiusta aggressione».
A sua volta il presule della chiesa latina di Leopoli ha inviato un messaggio alla diocesi di Cagliari per esprimere la sua riconoscenza. «Sono molto grato» – ha scritto monsignor Mokrzycki – «a sua eccellenza Giuseppe Baturi, e sono contento che sia venuto qui, come pastore, in una terra che soffre, provata dalla guerra, per mettere la sua umanità a servizio della sofferenza di questa nazione. Qui monsignor Baturi ha potuto parlare con tanta gente e ascoltare le nostre difficoltà, e spero che la vicinanza della diocesi di Cagliari continui a dare sostegno e speranza al popolo ucraino che soffre tanto e che ha bisogno di questi gesti di amore. Vi siamo molto grati e vi ricorderemo sempre nelle nostre preghiere».