La prima domenica di Luglio, come da secolare tradizione, si celebra la Sagra estiva in onore di Nostra Signora di Bonaria. È una festa di popolo che affonda le sue origini nell’iniziativa votiva di alcuni giovani, reduci della guerra combattuta contro gli Austriaci nel 1866.
Per i cagliaritani un’occasione di rinnovare la propria devozione filiale alla Madre celeste, invocata sotto il titolo di Madonna di Bonaria.
La statua della Vergine, Patrona Massima della Sardegna ma anche Protettrice dei Naviganti, lascia la sua Basilica e, seguita da due ali di folla, si dirige verso il porto dove viene sistemata su un grosso rimorchiatore.
Qui prende posto una folta rappresentanza di sacerdoti e religiosi, in testa l’arcivescovo, mentre un gran numero di devoti viene accolto a bordo di altre imbarcazioni per dar vita a una suggestiva processione nelle acque del Golfo degli Angeli.
Dai moli del porto commerciale, fatto un breve giro al largo, ci si ritrova nello specchio di mare antistante la Basilica e il Santuario di Bonaria. Quì, da un elicottero militare, vengono gettate in mare due corone d’alloro – benedette la mattina al termine di una Messa solenne – come segno di vicinanza e solidarietà cristiana a tutti i caduti di tutte le guerre.
Una singolare e irripetibile processione votiva che si rinnova da un secolo e mezzo e conclude il ciclo trinitario delle feste in onore della Patrona dei sardi, sempre memori di quel mare di grazie ottenute grazie alla sua potente, delicata, silenziosa intercessione. (p.m.)