Mancare alle celebrazioni per santa Sabina, a Pattada, è come venire accusati di tradimento. Da immaginarsi lo stupore quando questa diserzione finisce in capo al figlio prediletto dei pattadesi, Angelo Becciu che, anche da cardinale, mai mancava ai festeggiamenti della patrona. Quest’anno, però, mai tradimento sarà più compreso e condonato. Perché, domenica prossima, doppia sarà la festa a Pattada e in tutta la Chiesa ozierese, con le campane sciolte a distesa, oltre che per onorare la santa protettrice del paese, a salutare il ritorno in San Pietro, fra i cardinali riuniti per il Concistoro, di “don Angelino”.
Sollievo e liberazione
Da “Casa Betania”, a Bultei, dove è riunito per gli esercizi spirituali con il clero della diocesi ozierese, il vescovo Corrado Melis così commenta la notizia della telefonata con la quale Papa Francesco reintegrava monsignor Becciu nel Collegio cardinalizio. «Non solo il clero, sacerdoti e religiosi, ma anche la gente comune, i fedeli delle nostre comunità», afferma monsignor Melis «hanno accolto questo invito “particolare” da parte del Sommo Pontefice con un senso di grande sollievo per il Cardinale e i famigliari. Un’attenzione del Papa che tutti ci riempie di gioia, dopo il mare di fango e cattiveria scatenato da tanti contro monsignor Becciu, abbandonato a una desolante solitudine. Restiamo in attesa», conclude il vescovo Corrado», «e sospiriamo che anche il Tribunale vaticano abbia una parola di liberazione sull’operato corretto e leale del nostro Cardinale».
Il ritorno a Roma
Ultimi scampoli di vacanza in Sardegna per monsignor Becciu che trascorre nella sua Pattada i pochi giorni che lo separano del suo rientro anticipato a Roma. La notizia della telefonata del Papa, che lo invitava a presenziare al Concistoro di sabato prossimo in San Pietro, era a conoscenza di pochissimi amici del Cardinale, oltre alla cerchia dei familiari. Attraverso i suoi legali, il cardinale di Pattada mai ha trasgredito alla regola del silenzio, soprattutto con gli organi di stampa. In ogni occasione pubblica sempre ha dichiarato «lealtà e fedeltà assoluta al Papa», mai rilasciando dichiarazioni attinenti alla sua “via Crucis” giudiziaria.
La Messa a Golfo Aranci
Una umanissima eccezione, “veniale” deroga a questa autocensura, è stata la Messa a Golfo Aranci, celebrata domenica scorsa davanti a pochi amici e a un gruppetto di devoti. Inevitabile che, dopo l’annuncio della sua assenza per i festeggiamenti per Santa Sabina, seguisse un accenno alla telefonata del Papa e al suo tanto atteso ritorno a Roma per partecipare al Concistoro, finalmente reinserito nel Collegio dei Cardinali. La notizia si è sparsa in un battibaleno con l’obbligata, stringatissima, dichiarazione alle agenzie di stampa nella quale Becciu si dichiarava «emozionato per questo gesto del Papa» al quale confermava, oltre i ringraziamenti di cuore «piena e leale comunione».
Scenari futuri
Oltre che al Concistoro – durante il quale riceverà la berretta cardinalizia anche l’arcivescovo emerito di Cagliari, Arrigo Miglio (di fatto il secondo cardinale “sardo”, vuoi per i suoi trascorsi che per aver scelto di risiedere a due passi del Seminario arcivescovile) – Becciu parteciperà anche agli incontri previsti in Vaticano con i nuovi porporati. Resta da capire quale sarà la nuova collocazione del Cardinale di Pattada nella gerarchia vaticana. Il 24 settembre 2020, prima di quella drammatica udienza, dopo l’incarico di Sostituto della Segreteria di Stato, Becciu era Prefetto della Congregazione delle Cause dei Santi. Ora, per lui, un futuro tutto ancora da disegnare.
Paolo Matta
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