Siamo noi, in un certo senso, che giudichiamo già noi stessi, attraverso le nostre scelte!
IV domenica di Quaresima – Anno B (11 marzo 2018) Letture: 2 Cr 36, 14-16.19-23; Ef 2, 4-10; Gv 3, 14-21
Nel vangelo di questa domenica, il Signore ci rivela due aspetti molto importanti della salvezza.
Il primo, è che Dio «non ha mandato il Figlio nel mondo per condannare il mondo, ma perché il mondo sia salvato per mezzo di Lui». E il secondo aspetto molto importante che affiora in questo brano del vangelo di Giovanni è l’insegnamento a proposito del giudizio.
Gesù ci dice che «chiunque fa il male, odia la luce» e dunque sceglie le tenebre. Invece, «chi fa la verità viene verso la luce».
Siamo noi, in un certo senso, che giudichiamo già noi stessi, attraverso le nostre scelte!
Difatti, le due letture che abbiamo ascoltato prima insistevano molto sulla misericordia, la compassione, il desiderio di Dio della nostra salvezza. E se il libro delle Cronache parlava di distruzione, di esilio e di desolazione, ne parlava come di una preparazione per ritornare a Dio. Il desiderio di salvarci è molto chiaro.
Dio ci vuole bene e desidera dare tutto, anche il proprio Figlio, per la nostra salvezza. Il problema non viene da Dio, ma da noi, dagli uomini che rifiutano la vita, che preferiscono le tenebre alla luce.
Queste due vie, che sono aperte davanti ai nostri passi, sono la sfida di ogni esistenza umana. Ogni giorno, a ogni momento, dobbiamo fare delle scelte. Forse non ce ne accorgiamo sempre, perché non vediamo bene il senso di ciò che viviamo.
Ma, ogni giorno facciamo delle scelte che ci portano verso la luce o verso le tenebre. Non è soltanto una questione di grandi peccati e di terribili tentazioni, ma nelle più piccole cose della vita, scegliamo una via o l’altra: la luce o le tenebre.
Quando cominciamo ad aprire gli occhi su questa realtà, allora cominciamo anche a sperimentare ciò che sviluppava l’Apostolo nella seconda lettura.
Se scegliamo il bene, non è tanto perché siamo più bravi o più forti, ma solo perché diventiamo coscienti che un Altro ci salva! Quando cominciamo a vedere le tenebre che sono nel nostro cuore, cominciamo anche a capire che è Dio solo che ci salva, per mezzo della Croce di Gesù Cristo! Perché quando vediamo la luce, vediamo anche come è difficile scegliere la luce!
Più vediamo la luce, più vediamo che siamo attratti dalle tenebre.
E questo è normale. È solo quando sorge la luce del sole che si può distinguere l’ombra. Si scopre solo pian piano che la bontà di Dio e la sua misericordia ci rivelano tutto ciò che in noi, resiste e rifiuta questa luce. Così, il vangelo e le letture di questa domenica ci fanno scoprire che più siamo vicini a Dio, e più ci sentiamo peccatori e poveri.
Solo chi si è allontanato da Dio può pensare di essere buono e giusto. Perché solo chi ha scelto le tenebre ha l’impressione che non c’è problema!
Scegliere la luce è difficile, perché significa accettare di vedere ciò che non va bene nella nostra vita. Significa capire, alla luce della bontà di Dio, il nostro bisogno di misericordia e di conversione.
Significa cominciare a perdere le illusioni su noi stessi, e rinunciare a giudicare gli altri, ma anche noi stessi.
Dom Guillaume trappista, cappellano Monastero Cistercense Valserena
(www.valserena.it)