I resti di 730 ebrei uccisi dai nazisti di Hitler sono stati scoperti nella cittadina di Brest, in Bielorussia, in un cantiere edile. Dal numero delle spoglie si ritiene che, a finire nella fossa comune, ai margini del ghetto della cittadina bielorussa, furono almeno mille persone, per lo più donne, bambini, anziani.
È la Bild a raccontare dell’agghiacciante ritrovamento, dopo aver visitato il luogo. I resti sono rimasti lì, a un metro e mezzo di profondità, per 76 anni .
Le truppe tedesche presero Brest, che allora era un città dell’Unione Sovietica, nel giugno del 1941 dopo una battaglia di una settimana e fucilarono migliaia di ebrei pochi giorni più tardi. Successivamente, in dicembre dello stesso anno, fu creato un ghetto dopo la confisca di tutti gli oggetti di valore degli ebrei uccisi e di quelli sopravvissuti. Il ghetto ospitò 18 mila persone”.