Don Antonio Onnis, classe 1932, era nato a Samassi, a mezz’ora da Cagliari. Ma aveva vissuto per oltre 16 anni in Brasile, Paese che aveva molto amato. Della missione don Antonio aveva fatto la sua ragione di vita, prima come fidei donum, poi come direttore del Centro Missionario Diocesano di Cagliari.
È venuto a mancare nella notte fra il 16 e il 17 febbraio e lo salutiamo con affetto, ricordando il suo percorso missionario e la sua storia. Ordinato sacerdote il 4 agosto del 1957, fino al 1959 é stato vice parroco di San Giorgio martire a Sestu (Ca), poi, fino alla fine del 1974 fu direttore spirituale del seminario diocesano di Cagliari.
Nel gennaio del 1975 raggiunge come fidei donum il Brasile, e lì si dedica con amore alla parrocchia di San Sebastiao a Bacurî nel Maranhao, nord est del Brasile, fino al 1991, rivelandosi il
della diocesi di Cagliari con l’esperienza missionaria più lunga. In seguito diventerà direttore del Centro Missionario Diocesano (CMD) di Cagliari, succedendo a don Luciano Vacca.
Di lui i suoi collaboratori dicono: «È stato un prete con il rigore del pre-concilio ma con l’adattabilità al concilio Vaticano II: sempre in linea con il tempo nel quale si trovava a vivere». E ancora: «Ha saputo tessere relazioni umane in tutti i luoghi in cui ha operato, lasciando tracce indelebili della sua presenza».
L’esperienza brasiliana aveva sviluppato il suo senso missionario inteso come capacità di andare sempre verso le persone, attento ai loro problemi. Rientrava periodicamente in Brasile per incontrare i suoi tanti figliocci e le persone che aveva conosciuto.
Fino alla fine ha prestato il suo servizio di parroco a Sanluri-Stato ed è stato un infaticabile collaboratore del CMD.
Alessandro Porcheddu