Se è vero che quella data – 11 settembre 2001 – ha cambiato il corso della storia contemporanea, quest’altra – 13 novembre 2015 – conferma quanto Papa Francesco va dicendo dall’inizio del suo pontificato: «Il mondo è in piena Terza Guerra Mondiale».
Rispetto alle due precedenti, la differenza sta negli scenari e nelle modalità in cui questo conflitto planetario si sta consumando: una guerra che si combatte ” a macchia di leopardo”, dalla Siria all’Africa Sub-Sahariana, dall’Indonesia al Centro America, dall’Afghanistan alla Libia, dal Canada all’Australia.
Baghdad, Beirut, Tripoli, New York, Parigi (Dio non voglia anche Roma): dopo la carneficina al Bataclan, la mattanza allo Stade de France, l’assalto suicida al ristorante Carillon al grido di “Allah è grande” l’Europa tutta è piombata nell’emergenza e nel terrore.
Ed è in questo scenario che il prossimo 8 dicembre, solennità di quell’Immacolata Concezione che con questo titolo si rivelò a Bernadette Soubirous nella grotta di Lourdes, si aprirà il Giubileo della Misericordia.
Fra le tante dichiarazioni, molte scontate e formali, che si sono accumulate nelle redazioni di tutti i quotidiani, ha colpito il sostanziale, attonito, sgomento silenzio di Papa Francesco. Alla Tomba di Pietro sono attesi milioni di pellegrini da tutto il mondo, ghiotta e irreplicabile occasione per le frange estreme dello jihadismo di mettere a segno qualche sensazionale, fragorosa dimostrazione del loro incontrollabile, non prevedibile, non codificabile potere distruttivo.
Fra i cattolici, ma non solo, prevarrà la paura? (logica e umanamente comprensibile e condivisibile) dal momento che, nel folle disegno dell’Isis, la bandiera nera sul Cupolone di San Pietro rappresenta il massimo acme dell’orgasmo terroristico di quest’esaltata armata di fanatici?
Le misurate dichiarazioni del portavoce vaticano Padre Lombardi, grondanti fede e speranza, basteranno a rassicurare i milioni di fedeli in partenza per Roma? Forse, per la prima volta, il nostro tranquillo, scontato, salottiero cattolicesimo viene messo davvero alla prova. Il martirio (cioè la testimonianza, a volte sino al sangue) non è poi così distante e lasciata alla chiese perseguitate in Oriente, medio o estremo che sia.
Volete andarvene anche voi? chiese provocatoriamente Gesù ai Dodici dopo il discorso del Pane eucaristico. Da chi andremo?, Signore fu la risposta pronta e accorata di Pietro. Sarà anche la nostra?
Paolo Matta