Tra scambi di mimose e auguri, nella festa della donna oggi vogliamo ricordare: Suor Annselna, 57 anni indiana, suor Margarita, 44 anni ruandese, suor Reginette, 32 anni ruandese, suor Judith, 41 anni keniota.
Sono le quattro missionarie della Carità massacrate venerdì scorso ad Aden nello Yemen, martiri nell’indifferenza come le ha definite Papa Francesco nell’Angelus di domenica scorsa: “Questi sono i martiri di oggi! Non sono copertine dei giornali, non sono notizie: questi danno il loro sangue per la Chiesa. Queste persone sono vittime dell’attacco di quelli che li hanno uccisi e anche dell’indifferenza, di questa globalizzazione dell’indifferenza, a cui non importa… Madre Teresa accompagni in paradiso queste sue figlie martiri della carità, e interceda per la pace e il sacro rispetto della vita umana”.
Solo il quotidiano Avvenire sabato scorso e oggi ha dedicato l’apertura di pagina e approfondimenti per far conoscere il martirio di quattro donne che hanno dato la loro vita a causa della loro fede, mentre assistevano gli anziani nel loro istituto. Una notizia, come ha sottolineato il direttore di Avvenire, Mario Tarquinio nel suo editoriale, che è passata inosservata, scivolata nell’indifferenza generale, nelle pagine interne dei quotidiani e dei notiziari radio-televisivi.
Sabato scorso a Matera Marco Tarquinio, direttore di Avvenire, nel suo intervento al convegno organizzato dall’Ucsi sulle sfide del giornalismo al tempo di Papa Francesco, ha gridato forte :
“L’informazione al tempo di Francesco si riempie la bocca delle periferie, ma poi non ne parla: delle quattro suore uccise in Yemen, quale quotidiano ne parla, tranne l’Osservatore Romano e Avvenire?”, l’interrogativo di Tarquinio. Eppure si tratta di “gente che catalizzava il bene in mezzo al male di una guerra che non raccontiamo abbastanza, condotta con le armi dell’occidente che Papa Francesco continua a mettere in causa”. Massacrate “perché segno di quello che possono fare donne e uomini di Dio in mezzo alla guerra. E’ una grande notizia”.
La Chiesa celebrerà il prossimo 24 marzo l’annuale giornata di preghiera e digiuno in memoria dei missionari martiri, ispirandosi all’uccisione di monsignor Oscar Romero vescovo di San Salvador.
Ora il sacrificio di suor Annselna, suor Margarita, suor Reginette e suor Judith si aggiunge a quello di migliaia di missionari che hanno dato la vita per la loro fede.
Alessandro Porcheddu